A proposito di Osteopatia

Mark Langlade parafrasando Karl Popper in un suo libro distingue tre tipi di personalità scientifica:

•quelli che fanno qualcosa , per cambiare le cose
•quelli che osservano cambiare le cose
•quelli che non si accorgono che le cose sono cambiate

Di quest’ultima categoria fanno parte coloro i quali, pur nella convinzione di operare nel giusto senso preferiscono affidarsi alle “certezze“ di predecessori illustri che affrontare nuove esperienze. Pur rispettando le scelte personali di ognuno, non possiamo fare a meno di riconoscere che la medicina in generale, di cui siamo figli, non è una scienza esatta; di conseguenza tale certezza è spesso contestata, revisionata, o sconfessata (G. Stefanelli).
Nella scienza ci si può innamorare di una teoria ma non bisogna mai “sposarla”.


La disamina sulle origini di un fenomeno sorge dalla necessità di rispondere a l’unica domanda che grazie a Galileo, ha portato al pensiero scientifico moderno; Da che cosa deriva un determinato fenomeno? Questa domanda deve introdurre tre aspetti :
una corretta indagine la clinica,“l’arte di curare il malato”
e poi bisogna chedersii sempre: Dobbiamo curare le immagini che riempiono le carpetta di un Malato o il Malato stesso ?

Questa è per me l’Osteopatia….
Buona strada!

Massimiliano Costantino D.O.

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